In questo luogo, nel X secolo, gli arabi avevano costruito un casale fortificato, massiccia costruzione rettangolare difesa da una torre d’angolo, per la sorveglianza e la difesa del ricco terreno agricolo circostante. Il portone d’ingresso ha una doppia chiusura, una sui cardini, l’altra a saracinesca e da l’accesso al corpo centrale del casale. A sinistra dell’atrio d’ingresso, una porticina ogivale introduce nella torre: i due vani sovrapposti, a pianta quadrata, sono sostenuti ciascuno da un grande arco a sesto acuto in pietra di intaglio. Lungo le pareti della torre vi sono diverse feritoie e una guardiola nell´angolo esterno, più esposto.
Il grande deposito del grano, che trovava posto tra la parete esterna del casale e la torre, è stato riadattato e mutato in chiesa per disposizione di Ruggero il normanno che nel 1092 volle trasformare quella che poteva divenire una roccaforte araba in un’abbazia degli agostiniani, centro per l´evangelizzazione dei musulmani residenti nelle campagne.