Il Museo Mineralogico, Paleontologico e della Zolfara è ospitato nel complesso scolastico fondato dall’ingegnere minerario Sebastiano Mottura, in Viale della Regione 71 a Caltanissetta. Negli armadi in legno e vetro scintillano oltre 2.500 campioni di minerali (in gran parte zolfo puro dai cristalli “fragola”, gessi alabastrini e celestine azzurre estratti nelle miniere di Gessolungo, Trabonella e Floristella) affiancati da 1.500 fossili catalogati in sequenza stratigrafica, dal Siluriano al Quaternario, tra cui una mandibola dell’Elephas mnaidriensis, gigantesche ammoniti sveve e una geode di ametista punteggiata di calcite radiale; un singolare meteorite donato dal negus d’Etiopia ricorda l’eco internazionale che l’“oro giallo” isolano ebbe fra Otto e Novecento.
Accanto alle vetrine didattiche, un itinerario multimediale mostra castelletti di estrazione in scala, vagoncini Decauville, lampade a carburo e modellini di forni Gill: reperti autentici che spiegano il ciclo di lavorazione dello zolfo e la fatica quotidiana dei carusi, i ragazzi addetti al trasporto a spalla dei blocchi di minerale. Pannelli storici raccontano l’evoluzione tecnologica, le tragedie sotterranee e le prime lotte sindacali, mentre video d’archivio restituiscono la voce roca dei solfatari. A rendere il percorso ancora più coinvolgente contribuisce il microscopio interattivo che permette di osservare in sezione i cristalli e di riconoscere le paragenesi tipiche della formazione gessoso-solfifera miocenica.
Grazie alla gestione congiunta del Comune e dell’Istituto “Sebastiano Mottura”, il museo è aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13, con aperture domenicali su prenotazione e accesso facilitato per visitatori con disabilità; uscendo dalla sala, lo sguardo può spaziare, attraverso le grandi finestre, verso le colline che furono punteggiate di castelletti e fumaioli, quasi a ricucire idealmente il legame tra i reperti esposti e il paesaggio minerario che li ha generati, offrendo al turista un’immersione densa di scienza, storia e identità nel cuore della Sicilia interna.