Monumento al Redentore

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Sulla vetta del Monte San Giuliano, a 727 m s.l.m., si erge il Monumento al Redentore.

Monumento al Redentore

Il Monumento rappresenta uno dei pochi esempi in Sicilia del progetto promosso da Papa Leone XIII per il Giubileo del 1900, quando inizialmente si pensò a venti statue del Cristo redentore distribuite in tutta Italia, ma solo sei o sette videro la luce per ragioni di bilancio. Grazie all’impegno del vescovo Ignazio Zuccaro e del sindaco Berengario Gaetani, il comitato nisseno commissionò la statua alla ditta romana “Rosa e Zanazio” e affidò il disegno del basamento all’architetto palermitano Ernesto Basile, autore anche del Teatro Massimo di Palermo; la prima pietra fu posta il 13 maggio 1900 e, derivato dai bronzi di due cannoni pontifici, il Redentore di 4,85 m di altezza e 2 tonnellate fu trasportato in cima su un carro trainato da sei coppie di buoi, per poi essere benedetto il 30 luglio da Cardinale Francica-Nava. Il piedistallo in pietra calcarea grigia locale, a pianta quadrata che si trasforma in cilindro, ospita al suo interno una piccola cappella e una cripta, ed è circondato da una scalinata. 

Dal belvedere lastricato si gode di un ampio panorama sulla città e sulla Sicilia centrale, mentre la statua, orientata verso nord-est con la schiena rivolta a Caltanissetta, ha alimentato nel tempo leggende sul suo presunto sguardo distaccato, essa comunque ha lo sguardo rivolto verso il Vaticano. La festa del Redentore, celebrata il 6 agosto in coincidenza con la Trasfigurazione di Gesù, richiama ancora oggi fedeli e visitatori in processione dal centro storico fino al monumento, animando il colle di infiorate e luminarie che uniscono devozione e spettacolo popolare. 

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