Quartiere Arabo

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Il quartiere arabo di Caltanissetta è oggi inglobato nel più ampio rione di San Domenico (noto anche come “degli Angeli”)

Conserva tracce vivissime dell’insediamento musulmano che, a partire dall’846 d.C., trasformò l’antico borgo normanno in un presidio politico e culturale chiamato Qalʿat an‐nisāʾ, “castello delle donne”. Serrato fra via delle Medaglie d’Oro, via San Domenico e via Santa Domenica, si estende su una superficie di 177 067 m². Percorrendo le sue viuzze lastricate, caratterizzate da corti interne e tetti bassi, il visitatore ripercorre la morfologia tipica dell’urbanistica islamica: case addossate l’una all’altra per difendersi dal caldo estivo, stretti passaggi che convogliano le brezze e cortili pensili dove un tempo i berberi coltivavano agrumi e ortaggi per l’autosufficienza alimentare. Al centro del quartiere sorge la Chiesa di San Domenico, eretta nella metà del 1400, che racchiude al suo interno cortine di pietra arabescate riutilizzate dalla costruzione gotica, mentre le botteghe artigiane e le antiche “case basse” mostrano portali in conci bugnati e finestre con inferriate di ferro lavorato a mano. Ogni anno, tra Natale e l’Epifania, il presepe vivente di Caltanissetta anima il quartiere con circa 150 figuranti in costume che danno vita, fra le case e i vicoli, alle scene degli antichi mestieri palestinesi ma con un’impronta siciliana (dalla cicerara alla lavannara) riscoprendo un patrimonio antropologico che nel tempo rischiava di andare perduto. Questo evento, supportato dal Comune e dalle associazioni locali, trasforma il quartiere in un grande palcoscenico a cielo aperto, restituendo alla comunità la memoria delle origini e favorendo un turismo slow alla scoperta delle radici arabeggianti di Caltanissetta.
 

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