Si percorre un tratto dell’antico tracciato della Ferrovia delle Zolfare iniziata nel 1914 per collegare la miniera di zolfo Trabia-Tallarita tra Sommatino e Riesi, la miniera Grasta a nord di Delia e Sommatino, e la miniera Gallitano di Mazzarino fino a San Michele di Ganzaria. Durante la Seconda guerra mondiale la sua costruzione venne interrotta e l’abbandono definitivo avvenne a causa della crisi dello zolfo. Solo nel 2020 dopo decenni di incuria ciò che resta della linea ferroviaria viene valorizzata da un'associazione ad essa dedicata, la Greenway turistica, che successivamente entra a far parte delle Rete dei camminamenti lenti del Primo parco mondiale dello stile di vita mediterraneo.
Il percorso è caratterizzato da diversi caselli costruiti in origine come stazioni per la filiera mineraria. Servivano al carico e scarico della materia prima e per il trasporto del materiale del grande bacino minerario che comprendeva le Miniere Trabia Tallarita, Grasta e Gallitano. Queste miniere sfruttavano un giacimento solfifero incassato fra i sedimenti della cosiddetta Formazione gessoso-solfifera del Miocene superiore, che iniziò 23,03 milioni di anni fa (Ma) e terminò 5,332 Ma. Periodo in cui si ebbe crisi di salinità del Messiniano che portò alla genesi della Formazione gessoso-solfifera. Il tracciato di 16,5 km permette anche di visitare la Miniera la Palumma, la Grotta carsica della Ciuria, il Bevaio di Campo e l’antica pozzo/gebbia di Campo. Il percorso permette di godere di paesaggi a bassissima concentrazione antropica, con un ambiente rurale incontaminato in cui spicca l’estensiva cerealicoltura contornato da un’avifauna di alto pregio naturalistico come il falco pellegrino (Falco peregrinus).