La ferrovia non solo sarebbe servita per collegare le miniere di Casa Trabia e di Casa Pignatelli Fuentes, il gruppo Gruttille (zolfara Arciprete, Donna Maranna etc…), Diliella, Galati, Grasta e poi Gallitano, Pisciacane, Cicutella, Nepotelli Bucciarìa, Domenico lo Sbirro, Portella di Pietro, Vignola e tante altre, ma avrebbe avuto lo scopo di togliere dall’isolamento i comuni attraversati collegandoli con la linea ferroviaria Canicattì-Licata e, per ammissione dello stesso ingegnere che la progettò, su questa linea ferrata a scartamento ridotto la stazione di Delia avrebbe rappresentato un nodo cruciale.
Il treno, provenendo dalla stazione di Sommatino, avrebbe attraversato le contrade di Marcato Bianco e Gebbiarossa, sarebbe entrato a Delia dal Calvario, passando sotto il ponte della Croce, adesso interrato, avrebbe attraversato un breve tratto passando sopra un ponticello, demolito per la realizzazione di via Luigi Russo, e sarebbe entrato nella stazione ferroviaria, ancora esistente, con attiguo magazzino.