Negli ultimi anni il testimone è passato a una nuova generazione di artisti: Pierfrancesco Fazio ha firmato nel 2022 il lungo pannello di viale Luigi La Verde (16 × 2 m), illuminato a LED e dedicato all’emigrazione e al ritorno dei “delioti” con valigia di cartone; mentre Totò Montebello, con il trittico “La Natura nel Cuore” dipinto sulla pesa pubblica di Largo Canale, racconta in chiave pop i prodotti tipici di mandorle, olive e grano, affiancando spighe dorate a barcode futuristici per ricordare come tradizione e innovazione possano coesistere.
Oltre al valore artistico, i murales sono diventati volano turistico: l’itinerario “Colori di Delia” collega Piazza Madrice con il Monumento agli Emigranti e il Castello Normanno, intrecciando arte di strada, storia feudale e sapori del territorio. Ogni settembre il percorso si anima con visite guidate e laboratori di pittura en plein air, mentre una selezione fotografica dei pannelli più iconici campeggia nell’aula consiliare, a testimoniare come quei volti e quei gesti rurali continuino a ispirare il presente. Così, a Delia, il colore diventa memoria condivisa: un viaggio pittorico fra lavoro dei campi, orgoglio locale e nuove visioni ecologiche che trasformano semplici muri in narrazioni senza tempo.