Miniera Apaforte

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La Miniera Apaforte è una delle più antiche zolfare documentate della Sicilia, attiva sin dalla metà del XVIII secolo.

Miniera Apaforte

Si colloca nel cuore del bacino solfifero di Caltanissetta, all'interno del distretto minerario Apaforte–Stincone–Bosco, che per oltre due secoli ha rappresentato una risorsa strategica per l’estrazione dello zolfo, minerale di fondamentale importanza nell’industria chimica dell’Ottocento. A differenza di molte altre miniere successivamente modernizzate, Apaforte conserva elementi strutturali che testimoniano modalità di estrazione preindustriali, tra cui discenderie scavate a mano, forni fusori primitivi e cunicoli angusti, alcuni dei quali ancora visibili. Uno degli episodi più tragici della sua storia si verificò il 29 agosto 1904, quando una violenta esplosione di grisù provocò la morte di diversi minatori. Questo evento drammatico evidenziò le condizioni di lavoro precarie e la mancanza di sistemi di ventilazione e sicurezza, tipici delle solfare dell’epoca. L’incidente è rimasto nella memoria locale come simbolo del sacrificio operaio legato all’economia mineraria. La miniera cessò progressivamente le attività nel corso del Novecento, fino alla chiusura definitiva, ma il sito è rimasto intatto, nascosto tra le colline, quasi cristallizzato nel tempo. 

Oggi Apaforte rappresenta un raro esempio di paesaggio minerario autentico, con un valore documentario elevatissimo. È inserita tra i "Luoghi del Cuore" del FAI, a testimonianza dell’interesse collettivo verso la sua tutela e valorizzazione. Sebbene non ancora aperta in modo strutturato al pubblico, la miniera è raggiungibile tramite sentieri collinari e viene talvolta visitata nell’ambito di eventi culturali o escursioni organizzate da associazioni locali. La sua conservazione rappresenta una sfida e un’opportunità per far conoscere una pagina fondamentale della storia sociale e produttiva della Sicilia interna.

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