Chiesa di San Giuseppe

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Sorta intorno al 1660, l’attuale impianto basilicale a tre navate con cripta sottostante risale all’inizio del secolo successivo, quando l’arciprete Baldassarre Amico la fece ricostruire.

Chiesa di San Giuseppe

Spettò al suo successore Isidoro Amico completarla definitivamente. La facciata s’ispira a modelli tardo-rinascimentali e accoglie un portale a tribuna affiancato da due severi portalini timpanati, e un campanile a vela con due fornici. Le due statue in cemento, opera di Giuseppe Emma senior, sono state collocate nel 1930 e rappresentano San Giuseppe a destra e a sinistra Cristo Re. L’interno propone nella volta a botte aggraziate decorazioni in stucco opere di Ferdinando e Filippo Rini che eseguirono nel 1856 il disegno di Giuseppe Ottoveggio di Palermo e affreschi realizzati dal pittore gelese Emanuele Catanese negli anni 1855-1856. Il pittore ricevette una cifra considerevole, 64 onze, per pitturare a fresco un ciclo della vita di Giuseppe e alcuni padri della Chiesa in 10 quadroni: 4 nella volta, 4 nel cappellone, 2 all’entrata principale e un medaglione nella controfacciata raffigurante Pio IX, l’unico a non essere stato interessato a infiltrazioni d’acqua e a interventi di restauro. I due quadroni vicini all’ingresso principale della chiesa sono stati seriamente danneggiati dalla costruzione della cantoria realizzata nella metà del secolo scorso, dove è collocato un piccolo organo a canne dell’organaro di Caltanissetta Pasquale Gueli e nella parte esterna della ringhiera attirano l’attenzione quattro riquadri raffiguranti da sinistra i santi Antonio da Padova, Cecilia, Gregorio Magno e Ambrogio. 

All'altare maggiore troneggia la statua di San Giuseppe di ignoto scultore siciliano del Settecento e il Bambinello, reinserito nel 1908. Un tempo era amministrata dalla confraternita di San Giuseppe, la quale provvedeva a dare degna sepoltura ai poveri del paese e a seppellirli nella cripta della chiesa non più accessibile, ma rimane fruibile, accedendo dalla via Misteri, lo spazio antistante l’area cimiteriale occupata da un pozzo e da elementi dell’antico sistema della raccolta e della distribuzione delle acque.  

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