Il progetto viene affidato allo scultore Sorge e fu costituito un comitato per una sottoscrizione pubblica, formato dal pretore Avv. Nicasio (Presidente), Prof. Calogero Sesta (Vicepresidente), la baronessa Piazza e le maestre Anna e Filippina Vaccari. Il monumento venne inaugurato da S.E. Pietro Lanza di Scalea, Ministro per le Colonie, il 16 Settembre 1926. La statua rappresenta la Gloria che alza con la mano destra la palma della vittoria e con la mano sinistra lascia cadere delle foglie di quercia sull'ara dei Caduti.
Sul monumento fu scolpita l'epigrafe dettata dal Lanza:
"Caddero sul campo dell'onore
Risorsero al cielo della gloria
Vivono nel cuore della nazione
Plasmarono nel dolore del sacrificio
La letizia della vittoria
Il sonno eterno della morte trasmutano
In veglia immortale di spiriti vigilanti
L'anima della patria".
Il bordo della zoccolatura con catena, fascio littorio e la parte decorativa era opera del concittadino Prof. Meschino. Attorno al monumento, in artistiche aiuole, furono piantati gli alberi sacri ai nomi dei gloriosi Caduti, 80 Serradifalchesi.