Itinerario Urbano di Delia

Itinerario Urbano di Delia

Tematismi: Chiese, Storia, Ville e palazzi

Itinerario: outdoor, anello 

Km: 10

Durata: 2h senza soste

Difficoltà: impegnativo

Terreno: asfalto

Percorso percorribile: a piedi

Dislivello positivo: 312

Dislivello negativo: 312

3 minuti di lettura

Si parte dal parcheggio di Piazza Madrice, dove si leva il primo caposaldo della città: la Chiesa Santa Maria Loreto.

Di fronte ad essa, al centro della piazza, si trova l’Obelisco eretto in occasione del 400° anniversario della fondazione del paese.  Si svolta a destra in Via P. Pagliarello per ammirare la costruzione laterale della chiesa per poi girare nuovamente a destra, in via Petilia e proseguire in via Giuseppe Verdi fino ad arrivare al monumento in onore del beato José Gregorio Hernández, medico dei poveri. Dalla piazzetta si prosegue verso destra imboccando via Cesare Cantù, per giungere alla scalinata della Chiesa della Croce eretta in tempi non molti antichi (esisteva già nel 1795) la cui croce appunto serviva per la “Scinnenza” termine dialettale siciliano che significa discesa e si riferisce alla rappresentazione della deposizione di Gesù dalla croce, un momento centrale della Settimana Santa. 

L’itinerario prosegue risalendo via del Calvario, svoltando a sinistra in via Francesco Crispi e prendendo poi a destra la via Vincenzo Miceli Sopo fino a trovare sulla sinistra Villa Flora con il monumento ai caduti. Si percorre Corso Umberto I verso est e scendere a destra per trovare le Cinque Sorgive e risalire verso nord via Via Vittorio Emanuele II fino alla Chiesa di Santa Maria dell’Itria nell’omonima piazza. A questo punto vale la pena costeggiare la piazza e arrivare in via del Campo dove sulla destra si possono ammirare alcuni Murales e fare dietro front. Da adesso in poi il percorso si fa più continuo; una volta svoltati a destra per via Portella si scende a sinistra in via Vincenzo Miceli Sopo e si prende via Roma per arrivare alla Chiesa del Carmelo e al suo bellissimo parco. Da via Milano si prende Viale Belvedere fino alla Chiesa di Monserrat e al suo punto panoramico Belvedere la Petra. 

Si prosegue la via allontanandoci dall’abitato e godendo della magnifica campagna per circa 2 km fino all’imbocco della Statale delle Solfare. Proseguire per un centinaio di metri a sud fino ad incontrare la SS123 e visitare il Castellaccio di Delia. Proseguire ancora sulla SS123 fino ai resti di mulini ad acqua, svoltare a destra per ammirare la gola del fiume Salso e rigirare, riprendere la SS190, e subito dopo a destra si trova l’Ex Chiesa della Madonna delle Grazie e i Murales c. da Grazia. Proseguire in via Armando Diaz fino alla proloco da qui riprendere Corso Umberto I fino alla Chiesa di Sant’Antonio girare a destra sulla piazza e scendere via Papa Giovanni XXIII. Alla fine della strada, riprendere svoltando a sinistra via Armando Diaz, fino a trovare sulla destra i Murales. L’ultima tappa ci porta in Piazza Castello con il suo Palazzo baronale dei Lucchesi e il Museo archeologico e della civiltà contadina. Si risale per via Municipio dove si trovava il Granaio del principe di Palagonia e si ritorna al parcheggio.

Le tappe dell'itinerario

 
Chiesa Santa Maria di Loreto
Chiesa Santa Maria di Loreto
La Chiesa Madre è il principale luogo di culto del paese, nonché uno dei suoi simboli storici e religiosi più importanti.
Obelisco
Obelisco
L’obelisco, eretto nel 1997 nel cuore della piazza principale del paese in occasione del quarto centenario della licentia populandi, è alto 12 metri ed è opera dell’artista Salvatore Montebello.
Via Pasquale Pagliarello
Via Pasquale Pagliarello
Via Pasquale Pagliarello è una piccola ma significativa arteria del centro storico di Delia
Casa natale di Luigi Russo
Casa natale di Luigi Russo
La casa natale di Luigi Russo, che ospita il Centro Studi intitolato allo scrittore deliano, occupa quasi la metà del piano terra di un palazzo borghese risalente alla fine del XIX secolo, ubicato all’incrocio delle due strade principali del paese.
Chiesa della Croce
Chiesa della Croce
La prima notizia che fa riferimento al nome del sito dove oggi si erge la Chiesa della Croce è l'esistenza dell'omonima contrada documentata nel 1651.
Villa Flora (Ex Chiesa di San Giuseppe)
Villa Flora (Ex Chiesa di San Giuseppe)
Tra il 1609 e il 1612, all'altezza tra la via Micelisopo e la via San Giuseppe, venne edificata la Chiesa dedicata a San Giuseppe.
Chiesa di Santa Maria dell’Itria
Chiesa di Santa Maria dell’Itria
La chiesa fu edificata nel 1602 fuori dal centro abitato, all’incrocio tra due antiche arterie viarie.
Chiesa del Carmelo
Chiesa del Carmelo
La Chiesa del Carmelo si presenta come la chiesa più decorata di Delia e con il maggior numero di opere d'arte custodite al suo interno.
Chiesa del Monserrato
Chiesa del Monserrato
Si hanno notizie di una contrada denominata Monserrato a Delia fin dal 1682.
Belvedere La Petra
Belvedere La Petra
La località Petra, sita nel punto più alto di Monte Serrato, deve il suo nome a un enorme blocco di roccia calcarea che altro non è che un affioramento della scogliera del Miocene che andava a collegarsi al Monte Comune.
Ponte di Calaciura
Ponte di Calaciura
La costruzione del ponte è avvenuta subito dopo l'Unità d'Italia, quando dal 1861 in poi lo Stato iniziò il ripristino e la sistemazione di tutte le trazzere di Sicilia.
Castello di Delia
Castello di Delia
Il Castello di Delia, chiamato dagli abitanti locali Castiddrazzu e ritenuto dai cultori costruito sull’araba rocca di Sabuci, sorge in posizione dominante su una serra calcarea dominante la Valle del Paradiso.
Resti dei mulini orizzontali ad acqua
Resti dei mulini orizzontali ad acqua
In direzione sud, a poca distanza dal Castello arabo-normanno di Delia, in un’ansa verde della valle del torrente Paradiso, sopravvivono i resti di tre dei cinque mulini ad acqua a ruota orizzontale documentati nella lunga storia di Delia.
Gola di contrada Gebbiarossa (Li Zubbii)
Gola di contrada Gebbiarossa (Li Zubbii)
A pochi chilometri da Delia, in contrada Gebbiarossa-Grastilla, poco distante dall’ingresso della storica miniera, si trova una località conosciuta come Li Zubbii.
Ex Chiesa della Madonna delle Grazie
Ex Chiesa della Madonna delle Grazie
La prima notizia certa dell'esistenza della chiesa risale al 1667, quando il vescovo visitò Delia.
Murales
Murales
Delia è una pinacoteca a cielo aperto che racconta, pennellata dopo pennellata, sui muri, sui bastioni e sui pannelli di travertino, collocati sulle facciate delle abitazioni, la storia rurale e l’identità contemporanea del borgo.
Piazza Castello
Piazza Castello
La più antica piazza di Delia è la Piazza Vecchia, che in origine comprendeva l’attuale Piazza Madrice, l’odierna Piazza Castello, l’area dell’ex cinema Dante (già granaio del Principe), l’area su cui sorge il palazzo comunale e il palazzo delle poste, con la retrostante via San Vito, la via Capitano Lo Porto, le due vie laterali del municipio e la parte alta di via Municipio.
Palazzo baronale dei Lucchesi
Palazzo baronale dei Lucchesi
I lavori di costruzione della residenza del barone di Delia, denominata nei documenti d'archivio Palazzo Castello, cominciarono nel 1605.
Museo archeologico e della civiltà contadina
Museo archeologico e della civiltà contadina
Nel cuore del centro storico, in piazza Castello, accanto al Palazzo Baronale e al Granaio del principe di Palagonia, si erge, come una torre medioevale, il Museo Archeologico e della Civiltà Contadina di Delia.
Il granaio del principe di Palagonia
Il granaio del principe di Palagonia
Costruito nel corso del XVIII secolo su iniziativa del principe di Palagonia, il granaio di Delia è un’imponente testimonianza delle politiche agrarie feudali e delle tecniche di stoccaggio del passato.
 

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