A questo scopo venne spianata la collina del Tondo che si trovava alle spalle della chiesa di San Giuseppe e al suo posto venne eretto il palazzo, la cui facciata dominava il viale Regina Margherita, grande boulevard destinato a divenire la strada di rappresentanza della città. Il fabbricato è un imponente blocco su due livelli. La facciata semplice e severa è sormontata dallo stemma della città scolpito su pietra bianca.
All’interno, un imponente cortile circondato da quaranta colonne monolitiche in granito grigio conduce allo scalone del palazzo sino alla sala del consiglio, entrambe opera dell´ing. Luigi Greco. Vi si conservano alcune opere d’arte come due busti di Michele Tripisciano e una grande tela di Salvatore Frangiamore, pittore mussomelese. Interessante anche l’appartamento privato del Prefetto in ricco stile Liberty.