I Gessi della Miniera Bosco

1 minuto di lettura

Lo sai che nella vecchia Miniera Bosco si conservano straordinarie pareti di gesso selenitico cristallizzato che, illuminate da una torcia, brillano come lastre di vetro bianco?

Questi giacimenti evaporitici, risalenti al Messiniano (circa 5,5 milioni di anni fa), si sono formati in un lago salato chiuso, dove l’acqua ha concentrato sali e gessi fino a depositarli in spessi strati. I minatori, fin dall’Ottocento, estraevano i blocchi di “gesso della Grasta” attraverso gallerie scavate a mano, sfruttando le venature pure per produrre intonaci e malte di alta qualità. Ancora oggi, i riflessi argentei e madreperlati dei cristalli emergono lungo i corridoi abbandonati, offrendo ai pochi esploratori autorizzati uno spettacolo quasi irreale. 

Recenti studi geologici hanno rivelato che questi gessi contengono piccole inclusioni di salamoia fossile, utili per ricostruire il clima e la composizione delle acque antiche, testimonianza di un micro‐ecosistema evaporitico che per millenni è rimasto sigillato sotto terra. Visitarli significa sfiorare con lo sguardo un capitolo dimenticato della storia mineraria siciliana e scoprire come, anche nelle viscere della terra, la natura sappia cesellare opere d’arte cristallina.