Questa celebrazione affonda le radici nella metà dell’Ottocento e rievoca un evento ritenuto miracoloso: una processione condotta da Padre Pirrelli durante una lunga siccità, alla quale seguì l’arrivo della pioggia. Ancora oggi, l’intero borgo si mobilita per rivivere quella memoria, attraverso una ritualità intensa e partecipata. Fin dal mattino, una commissione di dodici uomini a cavallo percorre le strade del paese raccogliendo offerte simboliche di pane, grano e denaro.
Nel pomeriggio, la processione del Crocifisso — un suggestivo simulacro in cartapesta — attraversa le vie cittadine su un’antica vara barocca, accompagnata da musiche religiose e un profondo silenzio carico di emozione.
La festa si conclude con una toccante preghiera collettiva e una spettacolare manifestazione di fuochi d’artificio. Visitare San Cataldo in questo periodo significa entrare nel cuore di una devozione popolare ancora viva e potente, dove il sacro si fonde con la tradizione contadina in un abbraccio senza tempo.