Rappresenta il commovente momento in cui il Cristo viene deposto dalla croce e affidato alle braccia della Madre. Fin dal Settecento, la comunità serradifalchese mette in scena questo episodio biblico con un rito unico: sul sagrato della Chiesa del Calvario, uomini in costume nero e mantelli rossi compiono la “scinnenza” sollevando il simulacro ligneo con delicatezza, quasi temessero di spezzare quel corpo di legno che simboleggia la carne sacra. A scandire il lento movimento, tamburi e trombe echino un passo funebre, mentre le fiaccole accese illuminano i volti dei confrati e della folla raccolta in un silenzio carico di dolore. Nei giorni precedenti, nelle vie del paese, si svolgono la Real Maestranza e il “Viaggiu di li Mastri”, cortei di artigiani a lutto che preparano l’urna per l’uscita del Cristo morto; ma è nella “Scinnenza” che la tradizione raggiunge la sua massima intensità emotiva, trasformando le pietre antiche del Calvario in un palcoscenico intriso di fede e storia.
Per i visitatori che vogliono vivere un’esperienza autentica, la processione del Venerdì Santo a Serradifalco è un’occasione straordinaria per vedere come un piccolo borgo dell’entroterra siciliano mantenga viva, tra mito e devozione, la memoria di un rito che da secoli parla al cuore dei fedeli.