La manifestazione affonda le sue radici nella leggenda di Beatrice, la giovane castellana la cui bellezza e il cui destino intrecciano amore, fedeltà e intrighi al tempo dei Vespri Siciliani.
Durante i giorni della festa, le vie del paese si animano di cortei storici, dame e cavalieri, tammurinara, musici e sbandieratori che riportano indietro nel tempo, mentre spettacoli teatrali e rievocazioni popolari fanno rivivere la storia della castellana e del suo castello. Alle pendici del maniero viene rappresentata, in un palco allestito all’aperto, la storia della Bella Castellana, un’opera in vernacolo scritta da Lillo Montebello, musicata dal fratello Totò Montebello insieme a Pierangelo Carvello, tratta dalla cronaca di Nicolò Speciale e successivamente romanzata dal Mezzabotta.
Questo spettacolo, che unisce teatro popolare, musica e tradizione, è il cuore pulsante della manifestazione e coinvolge l’intera comunità.