Sul fianco orientale del castello, sui luoghi ove gli archeologi ritengono debbano trovarsi le tracce dell’antico casale arabo, viene rappresentata la storia della Bella Castellana, un’opera in vernacolo che, scritta da Lillo Montebello, musicata dal fratello Totò Montebello negli anni ‘90 del secolo scorso, affidata, per il riediting contemporaneo, al Maestro Pierangelo Carvello e interpretata dai soci della stessa associazione, tratta dalla cronaca di Nicolò Speciale e successivamente romanzata dal Mezzabotta. Questo spettacolo, che unisce teatro popolare, musica e tradizione, è il cuore pulsante della manifestazione e coinvolge l’intera comunità.
Accanto alla dimensione storica e leggendaria, la rievocazione è anche un’occasione per scoprire i sapori autentici del territorio. Alle pendici del castello i visitatori possono gustare “li cuddrireddri”, famosissimi e tipici dolci rustici di Delia tramandati da generazioni e nati come omaggio alla Bella Castellana, insieme alle rinomate pesche IGP di Delia, accompagnate dal vino locale che racconta la ricchezza enogastronomica delle fertili “terre della Delia”. È un’esperienza che unisce cultura, folklore e gastronomia, capace di coinvolgere tutti i sensi e di lasciare un ricordo indelebile.
Delia Medievale non è soltanto una rievocazione storica, ma un vero e proprio viaggio nel tempo e nello spirito della comunità, un momento in cui mito e identità si fondono per offrire ai visitatori un’immersione unica nella storia e nelle tradizioni che affondano le loro origini nel casale arabo che faceva pendant con la rocca di Sabuci su cui il castello di Delia è stato edificato, da cui trae origine il paese rifondato dai Lucchese alla fine del XVI secolo.